Dal 1/9/2012 il dirigente scolastico dell'Istituto di Istruzione Superiore Meucci-Fanoli è l'ingegner Roberto Turetta.
Cliccare qui per la pagina del Dirigente Scolastico
Cittadella, 26 ottobre 2022
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
p.c. AL CONSIGLIO DI ISTITUTO
AL COMITATO DEI GENITORI
AL PERSONALE ATA
Oggetto: Atto di indirizzo per la predisposizione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa ai sensi dell'art. 3 c. 4 del D.P.R. 275/1999
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la legge n. 107/2015, recante la "Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega del riordino delle disposizioni legislative vigenti";
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola,
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 107/2015, il seguente
Atto di indirizzo per le attività della scuola
che, in una logica di continuità con le buone pratiche già esistenti, definisce i seguenti indirizzi generali per le attività della scuola sulla base dei quali il collegio dei docenti elaborerà il Piano dell’offerta formativa relativo al triennio 2022-25.
Il Piano triennale dell’offerta formativa può essere ricondotto ai seguenti principi e valori:
Un’idea di Scuola
La nostra scuola crede in una società fondata su valori quali: la solidarietà, specie nei confronti di chi è in difficoltà; il sacrificio, da intendersi come necessario per il raggiungimento di un traguardo; l’impegno, teso non solo al miglioramento della propria condizione ma anche al miglioramento della società; il rispetto delle persone, delle cose, delle istituzioni, delle regole della convivenza civile; il perseguimento della giustizia e della verità. Coerentemente con i valori elencati sopra, la nostra scuola, aspirando a concorrere al miglioramento spirituale e culturale della società, è di tutti e aperta a tutti.
La nostra scuola: rispondente ai bisogni del territorio
E' importante camminare con lo sguardo sollevato da terra, per raggiungere mete lontane; ma, per non inciampare, i piedi devono essere ben piantati a terra. Ecco perché la nostra scuola, oltre a nutrirsi di ideali, deve cercare di dare risposte concrete ai bisogni del territorio, inseguendo il cambiamento. Tale cambiamento, che deve riguardare sia i cinque indirizzi tecnico-professionali (elettronica, informatica e telecomunicazioni, meccanica, biotecnologie, manutenzione e assistenza tecnica) sia i cinque indirizzi artistici (grafica, design industriale, arti figurative, architettura, multimediale) consiste nell'adottare una didattica laboratoriale, nell'elaborare curricoli per competenze, nel recepire le innovazioni della tecnologia.
La nostra scuola: giusta nel posto giusto
La nostra scuola si trova nell’alta padovana, terra di artigiani e gente industriosa. La nostra scuola sarà giusta nel posto giusto solo se adotterà il principio secondo cui il conoscere passa attraverso il fare. In questa logica un ruolo di rilievo è rivestito dai curricoli per competenze che dovranno essere progettati e inseriti nel piano dell'offerta formativa. In ultima analisi, il fine ultimo dei curricoli per competenze è la trasmissione e il progresso dell'arte, nel senso etimologico del termine (latino ars-artis: l’abilità nel progettare o realizzare qualcosa).
La nostra scuola: luogo dello studio e dell’impegno
Ci fu un tempo in cui il Veneto non offriva lavoro e i nostri padri emigravano. Poi ci fu un tempo in cui il Veneto richiamava lavoratori dall’estero. Ora è il tempo in cui il lavoro scarseggia. Come può la nostra scuola dare una speranza e un futuro ai suoi studenti? Innanzitutto deve indurli ad impegnarsi al massimo nel loro compito più importante: lo studio. Poi deve aiutarli durante il loro percorso formativo, personalizzandolo se necessario, ma soprattutto credendo sinceramente nelle loro possibilità. Solo così gli studenti potranno avere fiducia in loro stessi e un giorno realizzare se stessi.
La nostra scuola: una “buona scuola”
C’è chi dice che una “buona scuola” aumenta il PIL della nazione. Questo è importante, ma non basta. La “buona scuola” deve innanzitutto formare “buoni cittadini”. Per questo motivo la nostra scuola attribuisce grande importanza alle discipline umanistiche e culturali e, in particolare, alla padronanza della lingua italiana. Vogliamo che i nostri studenti diventino un giorno buoni cittadini, cittadini italiani e del mondo.
La nostra scuola: un abbraccio di creatività e tecnologia
Nella nostra scuola si abbracciano due anime apparentemente distanti: l’anima creativa del liceo artistico e l’anima tecnologica dell’istituto tecnico-professionale. La nostra scuola dovrà cogliere sempre più le opportunità che derivano da questo abbraccio.
La nostra scuola: cosa vuole e non vuole essere
La nostra scuola non vuole essere uno sportello a disposizione degli utenti che pagano e nemmeno un parcheggio per ragazzi che non sanno dove andare. La nostra scuola deve essere un luogo dove tra gli studenti regna: lo studio e l'impegno, la serietà e il sacrificio, l'amicizia e la solidarietà. La scuola si deve impegnare affinché possa essere vista dalle famiglie come un solido riferimento educativo e culturale. Dal canto loro, le famiglie ne dovranno condividere non solo il progetto educativo-didattico - comprendente le competenze di cittadinanza e quelle professionali tipiche dei vari indirizzi - ma anche i principi e i valori.
Il Piano triennale dell'offerta formativa sarà progettato facendo riferimento alla necessità di:
- adattare al contesto della comunità scolastica quanto specificato nelle Indicazioni Nazionali dei Licei (Decreto interministeriale 211/2010), nelle Linee Guida degli Istituti Tecnici (Direttive ministeriali 57/2010 4/2012 69/2012), nelle Linee Guida degli Istituti Professionali (Direttive ministeriali 65/2010 5/2012 70/2012), nel Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale (Decreto ministeriale 92/2018);
- specificare i profili in uscita di tutti i percorsi formativi, i quali profili devono definire le competenze minime acquisite al termine del percorso stesso, per ogni singola disciplina;
- specificare i curricoli dei percorsi formativi di ogni indirizzo, i quali curricoli devono definire, conformemente ai profili di uscita, le competenze minime al termine di ogni anno scolastico per ogni singola disciplina, declinandole in conoscenze e abilità;
- prevedere azioni che migliorino gli ambienti di apprendimento, anche sotto il profilo tecnologico;
- individuare i bisogni formativi del personale, con particolare attenzione alla valorizzazione delle professionalità esistenti, e prevedere azioni che soddisfino tali bisogni;
- concretizzare gli obiettivi e le priorità specificate nel Rapporto di autovalutazione e nel Piano di miglioramento, con azioni che riducano gli insuccessi e gli abbandoni, come ad esempio:
- il miglioramento del processo di autovalutazione dello studente, grazie ad un numero adeguato di valutazioni, che consentano allo studente di misurarsi frequentemente e di recuperare tempestivamente i debiti formativi;
- l'aumento della trasparenza nella valutazione, grazie all'adozione di griglie di valutazione condivise a livello di istituto e/o di dipartimento;
- l'aumento della trasparenza nella valutazione, specificando per ogni singola disciplina gli obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva;
- l'aumento della trasparenza nella valutazione, specificando che per ogni verifica sommativa devono essere dichiarati preventivamente sia gli obiettivi minimi per ottenere la sufficienza sia quelli complessivi che, se raggiunti, danno luogo alla valutazione massima;
- il miglioramento dell’orientamento in ingresso e del ri-orientamento;
- concretizzare gli obiettivi e le priorità specificate nel Rapporto di autovalutazione e nel Piano di miglioramento, con azioni che potenzino l'apprendimento della lingua italiana, della matematica e della lingua straniera (inglese), anche tramite l’attuazione di prove invalsi di italiano in parallelo per le classi prime;
- prevedere azioni di miglioramento della qualità dei processi formativi, con riferimento alle seguenti priorità, estratte dall'articolo 1 comma 7 della legge 107/2015:
- valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano;
- potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
- potenziamento delle competenze nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni;
- potenziamento della didattica laboratoriale;
- potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
- sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture;
- sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico;
- alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana;
- sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;
- individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
- adozione della metodologia Content Language Integrated Learning;
- valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
- adeguare la composizione dell'organico potenziato dei docenti affinché gli obiettivi sopra specificati possano essere perseguiti con qualche probabilità di successo; per la precisione, il Piano dovrà prevedere la riconversione di almeno un paio di posti a beneficio dell'area scientifica.
Il dirigente scolastico
ing. Roberto Turetta